CEV MOTO3 a Jerez

Ortolá, Whatley &… la new entry Bartolini!

È con uno spiacevole inconveniente che si apre il sesto round del Mondiale Junior Moto3: lo svizzero Dettwiler è risultato positivo al covid, quindi non potrà perdere parte alla competizione, al suo posto il giovanissimo Elia Bartolini, talento italiano in lotta per il titolo di campione tricolore.

Tuttavia, per quanto l’inizio del weekend sia stato travagliato, i ragazzi di MTA Italia riescono subito a trovare il giusto set up e imporre il loro ritmo su tutti gli altri. Infatti, già durante il primo turno di qualifiche Iván Ortolá riesce ad aggiudicarsi la pole position, davanti al novellino Bartolini che, seppure alle prime esperienze nel mondiale junior, rende chiaro immediatamente il suo valore e si aggiudica la 2° posizione. Un po’ più indietro Josh Whatley con il 13° crono, ma tenendo in considerazione le temperature folli di Jerez e l’asfalto rovente, quasi a 90°, il risultato è egregio!

In ogni caso, il cuore del weekend si disputa la domenica quando, per la prima volta nella storia della squadra corse marchigiana, la prima fila è occupata da due piloti rosso, bianco e nero: Iván Ortolá e Elia Bartolini che con concentrazione a livelli altissimi, danno inizio ad uno spettacolo strepitoso! Ortolá mantiene la prima posizione, mentre Bartolini viene infilato da Kelso e poi Munoz, scendendo in quarta posizione.

Nel frattempo Whatley, parte dalla 13° casella e ne guadagna una a sfavore di Salvador, ma successivamente viene sfilato nuovamente dal colombiano, rimanendo inchiodato al tredicesimo posto mentre, nel gruppo di testa, Bartolini è in quinta casella e il compagno di squadra Ortolá mantiene saldamente la leadership della gara a 0.021 di distacco da Munoz che, come un missile, al terzo passaggio sul traguardo ruba il primo posto ad Ortolá, ma nulla è ancora detto, infatti il numero 24 non molla e cerca di rimanere più possibile attaccato ai primi, così come fa anche il novellino italiano Bartolini che grandiosamente si infila in seconda posizione per poi, grazie ad un gioco di scie, mettersi in testa, davanti a Munoz, Kelso e il suo compagno di squadra Ortolá, in quarta posizione a 0.083 secondi di distacco.

Mancano 9 giri alla fine e nella seconda parte del gruppo, Whatley combatte per la dodicesima posizione con Rueda, mentre davanti Munoz è primo, Ortolá secondo e a seguire Garcia e Bartolini, il quale nel secondo settore supera lo spagnolo e si piazza terzo con un sorpasso mozzafiato.

Ed è proprio a metà gara che il gioco di squadra di MTA inizia a pagare: Ortolá e Bartolini occupano le prime due posizioni, davanti a Garcia e Munoz, da cui c’è 0.617 di distacco, ma colpo di scena: non solo Whatley, a causa di una caduta, conclude prematuramente la sua prima gara della giornata, ma anche Bartolini stacca troppo lungo, toccando prima il posteriore di Ortolá e poi scivolando in ventitreesima posizione. Fortunatamente però Ortolá, determinato alla ricerca della prima vittoria, rimane fisso in prima posizione, tenendo dietro i suoi avversarsi: Matsuyama, Garcia, Ogden e Munoz.

Si avvicina sempre di più la bandiera a scacchi: mancano tre giri alla fine, proprio quando Ortolá viene sfilato da Ogeden, ma lo spagnolo non demorde e rimane li, incollato all’inglese per studiare il suo avversario e cercare l’occasione di riprendersi il primo posto. La suspance cresce proporzionalmente alla straordinarietà della situazione: proprio all’ultimo settore Ortolá viene sfilato da Munoz e mentre tutti sono con il fiato sospeso per ciò che potrà accadere, la punta di diamante del team MTA cerca di recuperare i suoi avversari, mettendosi in testa alla corsa a 4 curve dalla fine, 4 lunghissime curve. Il passo c’è, c’è anche la grinta e la voglia di andarsi a prendere la prima vittoria di stagione, ma Ogden usufruisce della scia, aggiudicandosi il primo posto, davanti a Munoz, obbligando Ortolá a chiudere 3°, a solo 78 millesimi dal primo, mentre Bartolini recupera e a passare sotto la scacchi in 18° posizione.

Tutti e tre i piloti del team italiano puntano a rifarsi in gara 2, ma se per Ortolá la partenza è ottima e riesce a rimanere tra i primi, non lo è affatto per Bartolini che si fa sfilare da Kelso e Munoz chiudendo la prima curva in quarta posizione, per poi continuare a scalare la classifica al contrario. Buona partenza anche per Whatley che mantiene il suo tredicesimo posto.

Ancora miglioramenti per Ortolá che, sul rettilineo che porta all’inizio del terzo giro, si porta a 0.4 dal leader Kelso, dietro a David Munoz, così come per Bartolini che recupera su Salvador e si porta ad un secondo dal leader, iniziando la sua rimonta alla quinta e poi quarta posizione, davanti a Salvador e Garcia, immediatamente dietro a Ortolá, in difesa del terzo posto a denti stretti.

La gara però è ancora lunga, infatti mancano ancora dieci giri alla fine quando Whatley, dopo aver battagliato con Van De Goorbergh e Veijer, approda al diciannovesimo posto, nel gruppo di testa, invece, Ortolá ricuce il gap dal leader Munoz e si piazza secondo, firmando il giro veloce della gara. Il portabandiera italiana, Bartolini, all’opposto cade proprio mentre sta per concludere il nono giro di questo round e per i colori MTA rimangono in pista solamente più il britannico Whatley alle prese con una rimonta fino all’ultimo giro per la 16° posizione e lo spagnolo Ortolá che a testa bassa e senza perdere un millesimo di concentrazione, riesce a martellare con un ritmo da paura, abbassando il distacco a solo un decimo dl leader, poi ricucito quasi completamente nel rettilineo, quando si attacca alla gomma posteriore e lo supera proprio alla fine del primo settore. Sembra orami fatta, ma non chiude bene la curva, lasciano campo libero a Munoz e Holgado quindi, è di nuovo battaglia, anche se ormai mancano solo più due giri e le speranze diminuiscono al passare delle curve, eppure Ortolá non si arrende e fino all’ultimo combatte per la vittoria, arrivando ad essere a 0.099 da Holgado. Manca un giro e il conta-emozioni non riesce più a misurare l’adrenalina per lo spettacolo che creano questi ragazzi: ora è Munoz a dettare il ritmo davanti ad Holgado ed Ortolá, ma lo spagnolo del team MTA non si accontenta a replicare il risultato della gara precedente e proprio all’ultima curva frega Holgado, aggiudicandosi la 2° posizione e lasciandoci sognare per i prossimi round!