SOGNO A OCCHI APERTI: ANGELUSS MTA RACING MIGLIOR TEAM DELLA MOTO3 DI ASSEN

Quarto e decimo sono due fantastici risultati, ma è la modalità coi quali sono stati ottenuti a renderli tali. Ivan Ortolà ha sfiorato il podio di Assen, recuperando un numero incalcolabile di posizioni, a dispetto di un Long Lap Penalty che avrebbe potuto definitivamente relegarlo sul fondo. Invece, come già visto quest’anno, lo spagnolo ha reagito, portando al limite la KTM facendosi largo nel gruppo, sino a raggiungere la testa. La vittoria gli è sfuggita durante l’ultima tornata, però davvero di poco: dopo cadute e sventure, i punti presi tengono vivo il discorso titolo iridato. Al comando si trovava la moto gemella, guidata alla grande da Stefano Nepa, che aveva passo e velocità per ambire a un trofeo dei tre disponibili ma, mentre affrontava la parte conclusiva del Gran Premio, è stato spinto fuori pista da un avversario. Nonostante la scorrettezza altrui, il numero 82 è rientrato in azione, tenendo duro sino alla top ten, che non rispecchia il reale valore mostrato nel Gran Premio di Olanda, in cui l’taliano era super competitivo e pronto al succeso. L’Angeluss MTA Racing ha confermato di essere compagine più completa e meglio assortita della categoria e, durante le ferie, lavorerà ancora più sodo per rimanere il riferimento 2023.

Ce l’ho messa tutta, perché sapevo di poter essere veloce. Infatti, è andata così: sono riuscito a recuperare nei confronti di tutto il gruppo, dopo aver rispettato rapidamente il Long Lap Penalty comminatomi. Siamo andati forte, per l’ennesima volta. Ciò spiega quanto il team sia ottimo, la KTM altrettanto e io in forma. Avrei voluto salire sul podio, sfuggitomi di un soffio: quarto va comunque bene: dopo quanto accaduto venerdì e sabato, sono felice di aver reagito, regalando un bellissimo risultato alla squadra che tanto lavora bene con e per me”.

“Ho guidato il gruppo per moltissimi giri, imponendo un gran ritmo alla contesa. Mentre mi giocavo un risultato da podio pressoché certo, un avversario mi ha spinto fuori pista, facendo perdere spazio e tempo. La manovra mi è costata cara, perché mancavano pochi passaggi al termine. L’azione ha compromesso il mio risultato, certo, ma non inficia la solidissima prestazione espressa da me in sella, dal team nel lavoro collettivo. Volevo di più, e ci arriverò: di weekend in weekend stiamo crescendo, sapendo di poter andare ancora più forte. Durante la pausa mi riposerò, consentendo alla gamba l’adeguato e pieno recupero. Merito un grosso piazzamento, ci arriverò prestissimo”.

Abbiamo disputato una gara fantastica con entrambi i piloti, capaci di regalarci emozioni indimenticabili. Oltre a condurre il Gran Premio di Olanda e occupare la seconda posizione per numerosi giri, le nostre KTM sono state veloci e magistralmente condotte da chi stava in sella, ovvero, un Ivan Ortolà incredibile nella rimonta compiuta da fondo schieramento e dopo il Long Lap Penalty affrontato al limite dell’aderenza, e di uno Stefano Nepa rivelatosi ulteriormente duro, resiliente e desideroso di lasciarsi infortuni e sofferenze alle spalle. Considerando gli ordini di arrivo rispettivi, quarto e decimo, avremmo potuto raccogliere di più, ma restano la qualità del lavoro espressa dalla squadra, da ringraziare in toto, e della competititività nuovamente mostrata nel weekend olandese. Lasciamo Assen con sorriso e consapevolezza di essere un team fortissimo, funzionante e livello assoluto nella Moto3 mondiale”.

Voglio ringraziare vivamente tutto lo staff Angeluss MTA Racing, autore di un grandissimo lavoro da Portimao all’Olanda, con livelli di competivitità assoluti. Bravissimo Ivan Ortolà, nella sua proverbiale rimonta: il podio è stato sfiorato di poco, sarebbe stato assolutamente meritato. Anche Stefano Nepa avrebbe meritato un trofeo di classe, ma è stato spinto fuori pista da un avversario: averlo rivisto così veloce e in testa al gruppo promette di gare al topo per il prosguo della stagione”.