Argentina GP • Day 2

Che aggressione!

Termas de Río Hondo, 3 aprile 2022: sotto il sole splendente dell’Argentina Iván Ortolá e Stefano Nepa vanno all’attacco del Termas de Río Hondo dovendo confrontarsi con rivali aggressivi e duelli violenti.

I motori ruggenti allo spegnimento del semaforo verde danno inizio al terzo GP della stagione che vede partire subito all’attacco sia Iván Ortolà che risale fino all’undicesima posizione, così come Stefano Nepa che entra in lotta fin dall’inizio con gli espertissimi di categoria.

Lo spagnolo Ortolá riesce a mettersi sin da subito in scia del velocissimo Foggia, ma dopo qualche giro rimane intruppato nel retro-gruppo, vittima di un contatto brusco, non potendo quindi recuperare abbastanza da stare dietro agli altri. Il buon feeling con la moto gli permette comunque di poter guidare e rimanere attaccato al posteriore degli avversari, guadagnando preziosissima esperienza che gli servirà per migliorare nelle future tappe quella 15° amara posizione guadagnata oggi dopo il passaggio sotto la scacchi.

“Sono partito bene, riuscendomi a portare subito nel gruppo di testa. Avevo un buon ritmo, però poi ho avuto un contatto con un altro pilota e ho perso terreno. Dopo è stato difficile recuperare. Devo continuare a fare esperienza, così da potermi migliorare e lottare per le posizioni che contano. Ora pensiamo all’America e speriamo che vada tutto bene.”

Anche Stefano Nepa ha dovuto affrontare lungo tutta la gara sorpassi a dir poco feroci, tanto da spaccargli completamente il cupolino e fargli scoppiare l’air bag, ma la sua determinazione lo ha portato a combattere come se non fosse successo nulla, potendo conquistare la 16° posizione.

Devo guardare la parte positiva: la partenza è stata molto buona, sono riuscito a recuperare subito e mi sentivo bene. Mi è dispiaciuto poi essere stato centrato così, sono rimasto appeso alla moto per colpa di un contatto con un avversario, ho cominciato a sbandare ed è arrivato un altro pilota che non ha potuto fare altro che prendermi in pieno, facendomi scoppiare l’air bag.  Da li in poi ho cercato di recuperare il più possibile. Ringrazio il team per lo strepitoso lavoro fatto e il supporto che mi stanno dando. Bisogna iniziare a cambiare questa linea di risultati e spero che l’America sia di buon auspicio.”

Il Team Manager dell’Angeluss MTA Racing, Alessandro Tonucci, è soddisfatto di essere riuscito a preparare le moto come previsto, ma allo stesso tempo è rammaricato dal piccolo step che ancora deve essere raggiunto:

“Sono fiducioso, i ragazzi hanno un buon feeling con le moto ed è già un buon risultato. Lo sapevamo che avremo dovuto fare i conti con degli avversari più che agguerriti, ora l’obiettivo è proprio di fare quel piccolo step in più, il più difficile, ma non smettiamo di lavorare. Testa bassa e già in ottica nella prossima tappa, in America.”