Barcellona, 5 giugno: Gran Premio Moto3 di Catalunya in difesa per l’Angeluss MTA Racing, a seguito di un difficile sabato di qualifiche. Scattare quasi dal fondo dello schieramento poco ha aiutato Stefano Nepa e Ivan Ortolà, comunque desiderosi di ribaltare le sorti non positive della nona tappa stagionale. La gara del duo motorizzato KTM si è, di conseguenza, tramuatata in una lotta in difesa, nella quale provare a risalire posizione su posizione; missione compiuta dalla coppia italo-spagnola, comunque in grado rispettivamente di passare dal ventincinquesimo al sedicesimo posto, e dal ventottetesimo al diciottesimo. Una piccola soddisfazione per il weekend rivelatosi più difficile dell’anno.
“Il venerdì era andato abbastanza bene, poi è cominciata la fatica: abbiamo commesso errori nelle qualifiche, condizionando anche il Gran Premio domenicale. In gara ho provato a reagire, accusando però grossi problemi di aderenza e trazione. E’ andata male, nonostante io abbia recuperato qualche posizione agli avversari. Ci servirà da lezione per la Germania, dove proveremo con dedizione la risalita in classifica”.
“Gara difficilissima, sicuramente la più dura dell’anno. Partire venticinquesimo poco aiutava, però io credevo con forza di poter compiere una rimonta. All’inizio ho girato forte, rimanendo nel gruppo e recuperando qualche posizione. Poi, il gruppo si è diviso, nel mio il ritmo è calato. Non mi aspettavo un passo così lento, né di faticare oltremodo. Archivieremo il Gran Premio di Catalunya, tenendoci le cose buone e quelle meno buone. Vogliamo tornare davanti, già dalla prossima trasferta del Sachsenring, cambiando atteggiamento e conseguente velocità”.
“Domenica dolce e allo stesso tempo amara, per noi. Paghiamo lo scotto di non girare da soli nelle prove, e quindi in gara non abbiamo una costruzione di lavoro e relativo passo autonomo dal primo all’ultimo giro. Infatti, quando ci siamo staccati dal gruppo, non siamo riusciti a mantenere un ritmo veloce. Purtroppo questo è un problema dalla complicata risoluzione, malgrado al Mugello stessimo prendendo la direzione giusta anche in quell’ambito. In Germania adotteremo obbligatoriamente questo metodo per arrivare nelle qualifiche i piu pronti possibile”.
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